ILLUSTRAZIONI - PAGINA 1


27 MARZO 2007

(Classi terza e quinta insieme)


Osservate attentamente le illustrazioni


PRIMA VIGNETTA


  • nella prima vignetta ci sono due rane, una piccola rana vede l’elefante e misura la grandezza dell’elefante.
  • Ha individuato l’elefante come elemento importante.
  • La rana vuole diventare grande come l’elefante.

SECONDA VIGNETTA

  • La rana pur di diventare grande come l’elefante si gonfia

  • Io vedo una rana che sta pensando e vuole diventare grande come l’elefante e lo prende in giro. Quest’altra rana sul fungo non capisce che cosa sta succedendo.

  • Lei sta pensando che sta diventando grande come lui

  • Però se lo immagina.

  • In tutte le vignette c’è sempre un albero.

  • Che cosa centra ? chiedono indispettite due bambine

  • Qualche volta è più piccolo.

  • Ma che cosa centra ?

  • Secondo me l’albero si può tralasciare.

  • Secondo me ci dice che siamo sempre nello stesso ambiente.

  • Questo albero, insieme ad altri elementi, servono a farci capire che la scena si svolge sempre nello stesso luogo.

  • La rana nella seconda vignetta pensa ad un progetto

  • La rana piccola si domanda a che cosa pensa l’altra rana.


Come mai nella seconda vignetta la rana ha i punti interrogativi?


  • Perché la vede allegra e capisce che sta tramando qualcosa.

  • Vede la rana che si sta gonfiando.

  • No, non si è gonfiata ha solo cambiato posizione.

  • Io penso che questa rana si stia gonfiando.

  • Io credo che abbia mangiato l’elefante.

  • La rana si vede da un punto di vista diverso.

  • Io credo che l'ipotesi che la rana ha mangiato l'elefante sia da prendere in considerazione, ha le zampe sulla pancia, come per dire che è sazia

  • Anche l’ipotesi di Mattia potrebbe essere vera.

  • Secondo me l’elefante della seconda vignetta è il piccolo dell’elefante della prima vignetta.

  • Io una storia simile l’ho letta, c’era un bue ma la rana voleva gonfiarsi……..

  • Ma l’elefante e la rana non possono essere nello stesso habitat.

  • Ma come fa una rana a mangiare un elefante?


TERZA VIGNETTA

  • C’è la rana più piccola che ha un punto esclamativo sulla testa

  • Sta dicendo: "Ma cosa fa ?"

  • E rimasta impressionata e impaurita perché non vuole diventare così grossa

  • Stupore. Perché si è mangiato l’elefante.

  • No, perché in lontananza ci sono degli elefanti.

QUARTA VIGNETTA

  • Ci sono posizioni diverse

  • La rana grande è scoppiata.

  • La rana piccola piange perché ha perso la sua amica.

  • E un po' come la storia della staccionata, per distrazione


Dopo tutte queste osservazioni ricaviamone una conclusione


  • Non provare a fare l’impossibile perché ci puoi anche rimettere

  • Il progetto te lo devi fare bene, non basta solo un'idea

Racconta una tua esperienza in cui hai avuto un’idea e l’hai realizzata in modo impulsivo, senza pensare alle conseguenze


  • Un giorno da piccolo sono andato al mare e volevo fare a nuoto un pezzo molto lungo. Siccome non sapevo nuotare bene, a un certo punto ricordo che ero con la testa sott'acqua perché stavo per affogare. I miei genitori mi riportarono in superficie. (Lorenzo B)

  • Una volta io ero nella piscina con l'acqua alta e, siccome non sapevo nuotare, stavo affogando e menomale c'era una tavoletta e sono ritornata su. (Aurora)

  • Un giorno mentre ero a cavallo pensai di poter passare sopra dei pali per terra, ma invece il cavallo inciampò. (Fabiola)

  • Un giorno quando ero al mare volevo camminare bene sugli scogli come il mio babbo. Allora partii subito a razzo senza rendermi conto che io non sapevo camminare sugli scogli. La conseguenza è che sono cascato. (Alessio S)

  • Ho copiato una compagna e ho sbagliato. (Alessio M)

  • Due anni fa al mare la palla andò al largo. Io pensai: "Ora vado lì e prendo la palla, poi torno a riva e tutti mi applaudono". Poi andai a prendere la palla e quando arrivai vicino stavo per affogare. Grazie alla palla, mi salvai. (Lorenzo F)

  • Quando ero in mare vidi un bimbo sulla schiena del suo babbo e questo bimbo fece un tuffo. A me venne in mente di tuffarmi dalla schiena di mio fratello. Quando mi tuffai mio fratello si spaventò, perché non mi vedeva tornare a galla. (Sebastiano)

  • Un sabato, come sempre, andai in piscina. Gemma, la maestra, ci disse: "Fate 12 vasche a 100m stile". Noi partimmo, ma a metà vasca vidi in fondo, sul pavimento una cuffia gialla ed io, piena di coraggio, andai a prenderla. Però, appena presa la cuffia, non riuscivo a tornare a galla, ero molto impaurita. Poi mossi le gambe a rana e riuscii a risalire, così continuai a nuotare. (Selene)

  • Ad una partita di pallone a Villa Mimbelli dovevo tirare un calcio di rigore decisivo per la mia squadra. Il giorno proma, nel caso avessi tirato un rigore, il mio amico Filippo mi aveva allenato a segnare dal dischetto. Dovevo tirare in fretta, e scelsi la potenza. Ma non presi in considerazione il fatto che il calcio di potenza dev'essere anche abbastanza preciso. Così tirai un calcio potente, ma centrale, e il portiere parò. Ma sulla respinta segnai. (Tommaso)

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